Arrestata la moglie del super latitante Troiano. Accusata di favoreggiamento aggravato dai contatti con l’associazione mafiosa

Arrestata la moglie del super latitante Troiano. Accusata di favoreggiamento aggravato dai contatti con l’associazione mafiosa

Avrebbe offerto appoggi logistici, danaro, schede telefoniche, auto e quanto necessario a favorire la latitanza del marito, Gianluigi Troiano, con l’aggravante di aver commesso il fatto allo scopo di favorire l’associazione mafiosa di cui faceva parte il suo congiunto e riconducibile a Marco Raduano e vicina al clan Lombardi-Ricucci-Latorre. E’ stata sottoposta agli arresti domiciliari la moglie di Troiano gravemente indiziata di favoreggiamento aggravato. Madre di tre bambini piccoli dovrà attendere l’evoluzione delle eventuali fasi processuali. La 23enne di Vieste, in concorso con altre due persone già identificate a dicembre scorso, avrebbe quindi aiutato il 30enne evaso dai domiciliari e con bracciaetto elettronico un anno e mezzo fa da Campomarino, accusato di reati di criminalità organizzata di matrice mafiosa e ritenuto tra i 100 latitanti più pericolosi in Italia. La donna con i suoi comportamenti avrebbe contribuito ad evitare l’arresto del marito, consentendo al gruppo criminale di poter fare affidamento sullo stesso Troiano per continuare ad operare sul territorio.

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