Parla Canonico. Ricorso e futuro del Foggia

 

Dopo una lunga astinenza dai riflettori è tornato a parlare il Presidente del Calcio Foggia 1920 Nicola Canonico, dopo aver affidato all’avvocato Chiacchio l’incarico di tutelare la società in tutti i gradi possibili per ottenere il rispetto di un diritto, quello di andare in serie B, che è stato negato al Foggia sin dalla finale di andata quando ad arbitrare ci fu un direttore di gara originario proprio di Lecco. Ma ora lo sguardo è rivolto ora alla prossima fase di giudizio con l’esito del ricorso al CONI.
“Non ci sono più regole e questo non fa bene al calcio a livello italiano. Io sono fiducioso su come andranno le cose. Non sono uno che molla. Quello che sta accadendo non ha eguali, la perentorietà va legittimata e difesa. C’era un adempimento che scadeva il 15 giugno e non il 20 come qualcuno ha detto. Se non c’erano speranza oggi non saremmo qui a parlarne. Abbiamo dalla nostra parte diversi elementi, abbiamo tre fasi da affrontare. Non ho nulla contro il Lecco, sia chiaro. Se il Lecco viene escluso il Foggia è avente diretto perchè finalista di play-off, anche se c’è una norma nuova che mette in confusione. In serie C ci sono squadre con molti problemi con gli stadi”.
Quale futuro per Canonico e il Foggia?
“La mia esperienza del Foggia finirà dopo questo campionato. Non sarò più il Presidente del Foggia dopo questo iter che stiamo seguendo, così mi auguro si esauriscano di fare gli attacchi personali a Canonico. Il nuovo Presidente sarà espressione della società attuale proprietaria del Foggia. Sulla vicenda delle indagini delle gare denunciate per gli arbitraggi attendo anche il lavoro della Procura Federale”. Canonico ha parlato anche dell’addio di Rossi.
“Ringrazio mister Delio Rossi per l’impegno e l’amore verso il Foggia. Si è creata una famiglia, un orologio perfetto. Sono, però, rammaricato della sua scelta, ma non potevo trattenerlo”.
Sul fronte sostegni economici estegni il Presidente spiega: “Al momento non ci sono contratti firmati con gli sponsor, quando ci saranno potrò dire di cosa stiamo parlando”.
Qual’è la situazione per il nuovo allenatore?
“Abbiamo una buona base di partenza per il prossimo campionato e nei prossimi giorni dovrò chiudere prima con il direttore sportivo che sta già lavorando per il Foggia, manca solo la firma sul contratto. Poi definiremo con il nuovo allenatore, davvero in pochi giorni. Eslcudo che possa essere Marino il nuovo mister rossonero. Al momento non vedo sulla panchina del Foggia Pazienza, Lucarelli o altri menzionati dai giornalisti. Poi quello che potrà accadere non lo so”.
Cosa dire ai tifosi?
“Devono avere pazienza”.
Le scadenze sportive, ritiro compreso, si avvicinano ed il Foggia corre il rischio di partire in ritardo con tutto quello che sta accadendo.
“Dopo il 21 luglio avremo alcune cose più chiare. Programmeremo il ritiro in Trentino. Avremo sedici calciatori di base e alcuni giovani. Integreremo con altri arrivi, ovviamente dopo che sarà scelto l’allenatore”.
Canonico riuscirà a distaccarsi dal Foggia?
“Ci sarà un Presidente che potrà dedicare più tempo”.
Sulla questione termini perentorio è intervenuto anche Pippo Severo, segretario del Calcio Foggia 1920.
“Abbiamo avuto sollecito di preparare la documentazione per l’iscrizione sia per la serie B che per la serie C, 15 giugno e 20 giugno. La licenza di servizio di pubblico spettacolo, la concessione del campo ed il verbale della Commissione di Vigilanza per le norme di sicurezza sono i documenti richiesti per l’iscrizione alle due categorie. A Lecco evidentemente non sono stati in grado di preparare i documenti da giorno 2 al 14 per la B e compresa quella della serie C. Motivo per i quali la commissione criteri infrastrutturali ha bocciato la domanda del Lecco per la questione del termine perentorio. Il documento al Prefetto di Padova è stato fatto la sera del 20 giugno, mentre il 21 giugno fu concessa la disponibilità”.
Per la questione esposto ed arbitraggio di Bonacina la società attende le registrazioni tra arbitro e VAR non ancora consegnati al Foggia. Sulla vicenda della designazione di Bonacina ecco le parole di Canonico. “Ragioniamo sulla scorta della buona fede e devo dire solo attraverso un giornalista diabolico siamo riusciti poi a sapere l’origine, ma avremmo potuto fare la stessa cosa per l’arbitro di Pescara che è originario di Macerata. Le critiche per Bonacina sono partite da tutto il mondo calcistico. Avremmo dovuto fare una denuncia pubblica ma senza elementi oggettivi, essendo della sezione di Bergamo. Ma agli errori di buona fede con il Foggia si aggiungono quelli del VAR. Ecco, vorrei sapere cosa si sono detti gli arbitri. A Lecco sul rigore di Schenetti ci fu detto dall’arbitro che la palla ha toccato prima l’anca e poi il braccio, cosa che non abbiamo visto. La procura federale ha aperto le indagini. Attendiamo notizie ed anche le registrazioni”.

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