Dopo lo scioglimento del consiglio comunale di Foggia per mafia, il Governo deve assumersi l’onere di creare un piano di intervento speciale.

Dopo lo scioglimento del consiglio comunale di Foggia per mafia, il Governo deve assumersi l’onere di creare un piano di intervento speciale.

Come più volte sottolineato in questi ultimi giorni, i foggiani si sono convinti che il Comune sarebbe stato sciolto per mafia, che i numerosi episodi di illegalità offrivano un quadro, poi definito dalla Commissione, “inquietante”. E, così, è arrivata la decisione del Governo di sciogliere l’ente gestionale più importante del territorio. Ed ora? È facile decretare una sentenza, cancellare con un provvedimento l’immagine di una città già pesantemente afflitta dai problemi occupazionali. Il Governo ha, quindi, la responsabilità di un atto importante ed ora ha la responsabilità di creare i presupposti per una nuova stagione per Foggia. Aveva, ha ed avrà ancora di più, dopo questo atto, la responsabilità di mettere a disposizione tutte le risorse disponibili.

Le forze politiche, sociali e culturali della città devono chiedere a gran voce un intervento straordinario del Governo per ripristinare una cultura della legalità, garantire gli strumenti necessari alle forze dell’ordine e alla magistratura per contrastare i fenomeni criminali e, soprattutto, avviare processi produttivi per creare occupazione. Perché, solo offrendo ai giovani una opportunità di guadagno onesto lo Stato potrà sottrarre manovalanza alla criminalità. Sarà necessario lavorare sul sistema famiglia per garantire supporto e raccolta di informazioni per ottenere i giusti risultati. Bisognerà operare con la scuola e l’Università, affinché il concetto di legalità diventi dottrina di vita. Se il Governo, se lo Stato, interverrà in questa direzione forse potremo uscire da questo tunnel. Altrimenti, dovremo basarci, come sempre, sulle nostre forze.

Roberto Parisi

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