Comune di Foggia, disamina del Movimento 24 agosto

Comune di Foggia, disamina del Movimento 24 agosto

Riceviamo e pubblichiamo la nota seguente dal movimento 24 agosto-equita’ territoriale.

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Qual’è il compito di un amministratore? Per cosa e per chi viene “chiamato” a fare un politico quando è eletto? Sono gli interrogativi che il Movimento per l’Equità Territoriale M24A-ET si è posto fin dalla sua fondazione avvenuta poco più di un anno e mezzo fa. La prima risposta che ci siamo dati, e che ci viene da fornire anche oggi è: che amministri bene con equità! Questa risposta comunque non rende appieno il compito di un amministratore e di un politico. Il compito di un amministratore è soprattutto quello di perseguire il ben-essere del cittadino e il miglioramento costante della vivibilità civica attraverso il ben-amministrare, compiti entrambi sorretti dal pilastro dell’equità, oltre che quello del rispetto delle leggi, che fa riferimento al valore pregnante dell’art.3 della nostra Carta costituzionale.

E a Foggia com’è, cosa accade? Spesso i due concetti di ben-amministrare e ben-essere non coincidono; si pensi per esempio al rigetto del TAR del ricorso presentato nella vicenda che ha visto implicato il presidente del consiglio comunale foggiano che, durante la festività di fine anno, dava spettacolo di sé sparando a salve e pronunciando, facendosi riprendere con pubblicazione sui social del video, la famigerata frase “non è una barzelletta”. Ebbene in questo caso il TAR pugliese non ha tenuto conto solo della capacità di ben rappresentare/amministrare ma anche e piuttosto del danno d’immagine per la città che il gesto del politico, rappresentante dell’assise comunale, aveva causato.

 

Questo caso è rappresentativo del fatto che episodi come quelli che in questi giorni stanno succedendo a Foggia dovrebbero essere considerati anche come un grave danno d’immagine per la città e per la maggior parte della popolazione foggiana, poiché minano il ben-amministrare del rappresentante politico e il ben-essere del cittadino che si sente parte di una Comunità vilipesa, discriminata e additata negativamente sui media e sui social. Ciò, oltre a poter essere contrario anche a norme di legge che lasciamo nella valutazione degli organi competenti, alimenta il malcontento generale verso la politica e per tale ragione gli amministratori, l’intero consiglio comunale dovrebbero dimettersi. Magari non perché abbiano specifiche personali responsabilità ma perché la città, la popolazione ne sta ricavando sofferenza per il non ben-essere e la non buona, efficace ed efficiente amministrazione.

Oramai la normale tolleranza e fiducia negli organi elettivi di rappresentanza è ridotta ai minimi termini giacché di attacchi al ben-essere cittadino ne sono arrivati moltissimi. L’elenco è lungo, si pensi all’episodio succitato d’inizio anno o a quello dell’insediamento della commissione di accesso agli atti per la valutazione, di fatto, della possibile infiltrazione mafiosa al Comune di Foggia, per giungere sino all’ultimo episodio scandaloso che vede implicato un noto pregiudicato e la sua compagna consigliera comunale, nella vicenda della videosorveglianza cittadina.

 

Insomma per noi di M24A-ET la misura è veramente colma, senza dover richiamare i numerosi esempi mancati di ben-amministrare foggiani: dalla manutenzione o rifacimento stradale alle rotatorie provvisorie da anni e ai contratti temporanei con oltre 40 proroghe passando per gli indirizzi inattuati di delibere del Consiglio comunale disattese, all’utilizzo dei beni pubblici comunali da parte di privati con modi e periodi almeno discutibili, ecc. Per queste ragioni e altri motivi oltre che da noi, da più parti si leva, forte e chiara, la richiesta che tutto il consesso amministrativo comunale faccia un passo indietro con le dimissioni per permettere alla cittadinanza foggiana di esprimere la sua volontà, attraverso il voto, la determinazione di una nuova rappresentanza comunale degli organi elettivi. Fatelo e presto, per Foggia, per i foggiani ed anche voi stessi!

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