Si indaga sull’atto intimidatorio al sindaco di Monte Sant’Angelo.

Si indaga sull’atto intimidatorio al sindaco di Monte Sant’Angelo.

Dal momento della segnalazione alle forze dell’ordine dell’accaduto si è messa in moto la macchina operativa degli inquirenti con la visione delle immagini di videosorveglianza della zona e le analisi sulla bottiglietta incendiaria e i proiettili rinvenuti sull’auto del sindaco di Monte Sant’Angelo. Pierpalo d’Arienzo ieri pomeriggio ha espresso il suo sgomento per l’accaduto ma ha evidenziato che la sua azione amministrativa andrà avanti insieme a tutta la squadra di governo del comune Garganico. Gli investigatori verificheranno anche alcune situazioni che riguardano proprio le attività del comune di Monte Sant’Angelo per capire se la criminalità locale possa aver individuato qualcosa per cui vorrebbe campo libero dal sindaco. Un segnale inquietante che ripropone l’ombra della mafia garganica su un comune già messo in ginocchio dai fatti di sangue della faida e che, comunque, ha trovato la forza di rialzarsi e riprendere il suo cammino. Nelle ultime ore sono stati tanti i messaggi di sostegno da parte del mondo politico ed istituzionale rivolti al sindaco d’Arienzo, una vicinanza che fa bene considerando che solo uniti sarà possibile non farsi intimidire ed andare avanti nelle battaglie di legalità e di giustizia.

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