I parlamentari del M5S bacchettano Emiliano: “Sull’aeroporto Gino Lisa basta con annunci roboanti. Non vorremmo che fossero solo parole al vento”.

I parlamentari del M5S bacchettano Emiliano: “Sull’aeroporto Gino Lisa basta con annunci roboanti. Non vorremmo che fossero solo parole al vento”.

«Le dichiarazioni del presidente Emiliano, rilasciate qualche giorno fa a proposito dell’aeroporto di Foggia, ci lasciano esterrefatti e confermano quanto lo scalo foggiano non sia preso realmente in considerazione nè dal Presidente né da Aeroporti di Puglia, che è partecipata quasi interamente, dalla Regione puglia e che dovrebbe, per statuto, occuparsi dell’operatività e dello sviluppo dell’aeroporto foggiano», dichiarano i parlamentari del Movimento 5 stelle.
« Non vorremmo che gli annunci roboanti e i tagli di nastro dei mesi e degli anni scorsi fossero state solo parole al vento, visto che, ad oggi, la base della protezione civile a Foggia non è operativa e non si vede all’orizzonte una compagnia che sia interessata ad operare su Gino Lisa.
Emiliano ricorda, giustamente, che gli aeroporti funzionano se c’è richiesta. A Foggia, per il Gino Lisa, la richiesta di voli c’è, ed è forte, e proviene dagli operatori internazionali interessati alle produzioni che tutto il mondo ci invidia e proviene, altresì, da chi vuole venire a visitare la nostra splendida provincia che, lo ricordiamo, è ancora la prima in puglia per numero di turisti, nonostante infrastrutture non all’altezza degli altri territori della regione. Provincia che è la più estesa della Puglia (peraltro, la terza in Italia)ned è contraddistinta da una orografia che rende difficili i collegamenti tra le zone interne o garganiche con Foggia e con Bari.
Chiediamo che Aeroporti di Puglia e la regione, ognuno per le proprie competenze, si impegnino ad eliminare o quantomeno diminuire le differenze infrastrutturali esistenti tra la nostra provincia e il resto della Puglia. Se AdP non vuole o non sa sviluppare lo scalo foggiano, che lo lasci ad altri operatori. Non chiediamo favoritismi, non chiediamo piaceri, pretendiamo solo che il nostro territorio sia trattato per quello che merita e non accettiamo il perdurare di questo scarso interesse. Non vogliamo più promesse, basta parole e proclami, vogliamo fatti».

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