Sindacati sul piede di guerra. Disatteso incontro con i commissari del Comune di Foggia su futuro lavoratori impegnati nella sosta pagamento.

Sindacati sul piede di guerra. Disatteso incontro con i commissari del Comune di Foggia su futuro lavoratori impegnati nella sosta pagamento.

Un problema che si trascina da troppo tempo e che sembra destinato a non avere un epilogo felice. La conferma che la vertenza occupazionale per i lavoratori impegnati nella sosta tariffaria a Foggia non stia determinando frutti positivi arriva dalla nuova comunicazione di Filt-Cgil, Fit-Cisl e Ugl-Trasporti. I sindacati esprimono fortissima preoccupazione per i contenuti del deliberato che farebbero riferimento ad altre scadenze di contratto che non sarebbero pertinenti o tassative. Guardando i contenuti della delibera – sottolineano i rappresentanti delle organizzazioni sindacali – sarebbe davvero difficile per una società estendere ipotesi previsionali economiche-finanziarie senza poter stimare la consistenza della rete di stalli che saranno banditi a gara, peraltro nella consapevolezza di poter subire, in costanza di contratto, incerte “ipotesi di modifica, durante la gestione, del quadro tariffario, numero parcheggi, aree e/o orari soggetti a tariffazione”, alle quali dovrebbe fare fronte la società privata come rischio di impresa.

 

I sindacati propongono un ampliamento dell’affidamento attraverso una estensione degli spazi da gestire come il parcheggio Russo, oppure la differenziazione oraria-tariffaria per le zone centrali (quindi aumentando il costo del parcheggio), questo anche per recuperare la riduzione degli stalli e garantire i livelli occupazionali. Resta, quindi, un confronto aperto, almeno questo vorrebbero le organizzazioni sindacali, con l’obiettivo di trovare una soluzione di garanzia della continuità occupazionale del servizio, in un contesto socio-economico locale sempre più caratterizzato da molteplici criticità. A conclusione della nota diffusa nelle ultime ore, i sindacati minacciano che in caso di mancato accoglimento della richiesta di confronto saranno considerate iniziative di mobilitazione.

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