Pellegrini (M5S): “La mafia foggiana si è infiltrata nell’amministrazione della cosa pubblica. Forse a qualcuno non è chiaro questo concetto”.

Pellegrini (M5S): “La mafia foggiana si è infiltrata nell’amministrazione della cosa pubblica. Forse a qualcuno non è chiaro questo concetto”.

“Ho la sensazione che più di qualcuno non abbia compreso per intero la gravità della presenza mafiosa a Foggia e della sua dimostrata infiltrazione nell’economia e nell’amministrazione della cosa pubblica”.
Il senatore Marco Pellegrini, Coordinatore del Comitato dedicato alle mafie pugliesi in seno alla Commissione Parlamentare Antimafia, interviene in merito a pericolose tesi negazioniste o autoassolutorie che alcuni stanno diffondendo in città.
“Al momento risultano accertate infiltrazioni mafiose nel comune di Foggia decretate dal Ministero dell’Interno con il provvedimento che ha nominato la Commissione Straordinaria che attualmente governa la città. L’impegno dei magistrati, della Dda, Dia e delle forze dell’ordine ha permesso di delineare la cartina mafiosa di tutta la provincia, definendo le compagini criminali della provincia foggiana come organizzazioni tra le più attive e pericolose esistenti attualmente in Italia. Il Procuratore Nazionale Antimafia ha definito la situazione foggiana come una <emergenza nazionale>. Negli ultimi quattro anni sono state effettuate centinaia operazioni antimafia e centinaia di arresti di presunti affiliati ai vari clan, grazie al lavoro messo in atto coraggiosamente da magistrati e forze dell’ordine. A questo grande lavoro deve, però, affiancarsi, da parte delle istituzioni e della società civile, la messa in campo di azioni concrete di antimafia sociale nelle strade, nei quartieri, nelle scuole, dove possa crescere il seme della legalità, del rispetto del cittadino e delle regole. È necesario, altresì, che lo Stato (nelle sue articolazioni centrali e periferiche) si impegni ancora di più per la creazione di nuove opportunità di lavoro, anche al fine di sottrarre alla criminalità la manovalanza asservita con il sogni di facili guadagni. La strada da percorrere sarà lunga e impegnativa ma per dare un nuovo futuro a Foggia è necessario che tutti si convincano della gravità della situazione. Per ripartire e dare un futuro sano alla nostra comunità, per voltare questa pagina nerissima della storia foggiana, è indispensabile che venga isolato ed eliminato tutto il marcio che è venuto fuori dalle indagini e dagli approfondimenti. Continuare a sostenere infondate tesi negazioniste o minimizzatrici dell’infiltrazione mafiosa a Foggia vuol dire rendersi complici, magari in buona fede, di un contrasto non efficace alle organizzazioni criminali”.

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