La mafia foggiana, nemico numero uno dello Stato.

La mafia foggiana, nemico numero uno dello Stato.

Traffico di droga con i consolidati rapporti con l’Albania che importa cocaina dalla Colombia, infiltrazioni nella pubblica amministrazione, estorsioni, omicidi. La criminalità organizzata pugliese ha un peso specifico che emerge dalla relazione della Direzione Investigativa Antimafia relativa al primo semestre 2021 resa nota nelle ultime ore. Ed in particolar modo, è la cosiddetta “Quarta mafia” foggiana ad attirare l’attenzione del lavoro della DIA, come sottolineato più volte dai vertici della Direzione Antimafia indicando la criminalità foggiana come nemico numero uno dello Stato, almeno in questo momento. Lo scioglimento del consiglio comunale di Foggia per infiltrazioni mafiose si ricollega ad un passaggio importante nella relazione dove viene messo in risalto come si tratti di “mafia degli affari immersa in un pervicace intreccio tra modernità e tradizione”. Gli investigatori hanno appurato come “la sempre più accentuata configurazione di impresa politico-criminale’ dei sodalizi comporta la necessità di acquisire quelle imprescindibili risorse sociali qualificate che provengono dalla realizzazione di legami con l’area grigia attraverso la quale gli attori mafiosi possono esprimere al meglio la loro governance imprenditoriale del territorio”. In poche parole, la mafia foggiana si sta evolvendo e dove non riesce a penetrare nel sistema per condizionarlo anche attraverso la corruzione, sempre più presente in una società predisposta a logiche clientelari, allora passa all’intimidazione. Non solo Foggia, ma anche altre zone della Capitanata vengono attenzionate, come ad esempio San Severo, la zona ofantina ed il Gargano. Una lente di ingrandimento che evidenzia ancora una volta la pericolosità della criminalità locale, sempre più organizzata tanto da assomigliare ad un’azienda commerciale.

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