“Non siamo dei vandali”. Messaggio politico di “Noi siamo vivi”. Imbrattati i muri della scuola Leopardi.

“Non siamo dei vandali”. Messaggio politico di “Noi siamo vivi”. Imbrattati i muri della scuola Leopardi.

“Non è un atto di vandalismo”, specificano gli autori delle scritte trovate questa mattina dal personale della scuola elementare e dell’infanzia Leopardi di Foggia. Questo a voler sottolineare che l’atto ha un valore politico, contro ogni forma di imposizione. Facile da interpretare considerando che si appella ad un “Governo nazista”, stessa considerazione anche per il Presidente della Regione Puglia Emiliano. Ed ancora, “non toccate i bambini” e “salvate i bambini”, con riferimento alla guerra in Ucraina. Poi l’invito a lottare con loro e a seguirli su Telegram. Appaiono delle sigle come “Noi siamo Vivi”. In riferimento alle vaccinazioni (oggi parte la somministrazione in Puglia della quarta dose per le persone anziane e con problemi gradi di salute) viene sottolineato come “i vaccini fanno male ed il Governo lo sa”. Una lotta per la libertà e per i diritti che non lascia indifferenti le forze dell’ordine. Sul posto la polizia e la scientifica per i rilievi del caso. La scuola non ha un sistema esterno di videosorveglianza, forse anche per questo motivo che è stata scelta per dare sfogo a questa forma poco artistica di esprimere un pensiero. Questa mattina l’ingresso principale dell’istituto è rimasto chiuso per evitare ulteriore disagio per la popolazione scolastica e per consentire i rilievi del caso da parte delle forze dell’ordine. Potrebbe essere una fiamma che cova sotto la cenere, un’insofferenza generale per quello che sta accadendo o semplicemente un gesto stupido di chi la scorsa notte non aveva nulla da fare. Intanto, le scritte sono state subito cancellate in tempo per l’uscita dei bambini.

Non sono le prime scritte apparse, soprattutto per la questione vaccini, in provincia di Foggia. Ad esempio, sul muro di cinta del cimitero di San Giovanni Rotondo fu trovata il 5 novembre 2021 la scritta “i vaccini uccidono”, così come il 27 ottobre sempre dello scorso anno stesso messaggio questa volta all’esterno del cimitero di San Nicandro Garganico.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *