Un volturinese alla guida della Procura Nazionale Antimafia. Lo Stato vuole dare un chiaro segnale alla “Quarta mafia?”.

Un volturinese alla guida della Procura Nazionale Antimafia. Lo Stato vuole dare un chiaro segnale alla “Quarta mafia?”.

Nato a Foggia il 16 dicembre 1959 ma originario di Volturino dove torna solitamente e fugacemente nel periodo estivo, Giovanni Melillo è il nuovo procuratore nazionale antimafia. E’ stato eletto a maggioranza con 13 voti dal Consiglio Superiore della Magistratura superando ampiamente al ballottaggio Nicola Gratteri. Già capo di gabinetto di Andrea Orlando, fu nominato nel 2017 alla guida della Procura di Napoli. Persona estremamente capace e concreto, non è uno che si fa passare la mosca sotto il naso, direbbero al suo paese. Vanta una lunga esperienza avendo diretto la distrettuale antimafia per 8 anni alla distrettuale antimafia di Napoli occupandosi tra le altre cose delle inchieste sulle ramificazioni tra camorra e politica originate dalle rivelazioni del pentito Pasquale Galasso. Un foggiano, quindi, alla guida della lotta alla mafia in Italia, un segnale che il CSM, evidentemente, aldilà di altre logiche, ha voluto dare nel contrasto a quello che è stato definito dal predecessore di Melillo il nemico numero uno dello Stato. Sicuramente il nuovo procuratore nazionale antimafia presto vorrà dedicare attenzione alla sua terra d’origine per dare maggiore forza nel contrasto alle mafie. Una posizione importante per un magistrato originario di un piccolo centro della provincia, sorte positiva capitata ad un altro comune sconosciuto fino a qualche anno fa. Stiamo parlando di Volturara Appula, paese di origine della famiglia dell’ex Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte.

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