Randagismo, il Comune resta in silenzio mentre il canile è a rischio crollo.

Randagismo, il Comune resta in silenzio mentre il canile è a rischio crollo.

La maggior parte di noi ha una certa sensibilità nei confronti degli animali, in particolar modo dei cani e vederli in stato di abbandono frugare tra l’immondizia, oppure girovagare tra le vie periferiche e non della città di Foggia alla ricerca cibo o altro per superare le difficoltà quotidiane, non ci rende sicuramente felici. A questo, poi, ci aggiungiamo che possono esserci anche dei cani le cui condizioni di vita li hanno resi più aggressivi e può capitare di incontrarli in una situazione di pericolosità, allora la situazione diventa ancora più grave. Premessa necessaria prima di evidenziare che a Foggia non si sterilizzano più i cani, che un cane su sette ha il microchip e che la struttura comunale che ospita al momento ottanta cani è a rischio crollo oltre ad essere fatiscente per gli operatori volontari e per gli stessi animali. Lo stesso presidente dell’associazione “A Largo raggio” che gestisce il canile (lo farà fino al 30 maggio) Stefania Cassitti ci ha evidenziato la gravità della situazione ed il continuo silenzio del Comune di Foggia riguardo ad alcune proposte alternative in considerazione che nessuno vuole prendersi la gestione dell’attuale canile in queste condizioni.

“Abbiamo proposto al Comune di Foggia una struttura alternativa magari anche momentanea da 200 posti messa a disposizione da un privato su Tratturo Camporeale e che possiede tutti i requisiti ed autorizzazioni sanitari”, spiega Stefania Cassitti.

Di recente il dirigente delle Politiche Sociali ha fatto una convenzione con l’Enpa di San Severo con l’intento di svuotare il canile di Foggia, ma in realtà sono solo cinque i box messi a disposizione. Di questo provvedimento, che sembra essere poco chiaro e che taglia fuori le associazioni di volontariato fino ad oggi al servizio della comunità gratuitamente, si hanno poche notizie.

Foggia, quindi, non rispetterebbe le normative in materia di gestione degli animali randagi così come prescritto dalla legge regionale. Si sta vivendo un paradosso da oltre dieci anni per un randagismo fuori controllo e di estrema pericolosità. Sono numerose le segnalazioni giunte in redazione e basta farsi un giro in città per rendersi conto dei tanti cani, che spesso girano in branco, presenti in tutte le zone, compreso quelle centrali.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *