La magistratura mette il “bavaglio” a Canonico. Arresti domiciliari per il Presidente del Foggia. Per un po’ non sentiremo le sue dichiarazioni a volte fuori luogo

La magistratura mette il “bavaglio” a Canonico. Arresti domiciliari per il Presidente del Foggia. Per un po’ non sentiremo le sue dichiarazioni a volte fuori luogo

Il presidente del Calcio Foggia 1920 Nicola Canonico è agli arresti domiciliari per voto di scambio. Un fulmine a ciel sereno, in un momento positivo per la squadra rossonera. Che cosa accadrà adesso? Probabilmente ci saranno cambiamenti a livello di cariche societarie. Il figlio Emanuele, attuale vice presidente, potrebbe prendere la guida del sodalizio rossonero. Per il patron rossonero invece si prospettano tempi duri. Infatti sarà impegnato a dimostrare la sua estraneità ai fatti nelle sedi opportune.  L’ordinanza è stata emessa dal Giudice per le indagini preliminari di Bari su richiesta della Procura della Repubblica e Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, che ha portato all’arresto di 19 persone tra cui la consigliera comunale di Bari Francesca Ferri e del suo compagno Filippo Dentamaro. La Ferri venne eletta con 1406 voti nella lista civica Sport Bari con Di Rella Sindaco. Secondo gli investigatori, l’associazione per delinquere sarebbe stata promossa, costituita e organizzata, dalla Ferri, dal suo compagno Filippo Dentamaro e da Canonico, organizzazione finalizzata alla corruzione elettorale con il pagamento da 25 a 50 euro per ogni voto indirizzato alla candidata Ferri. Dalle indagini è emerso che Canonico avrebbe partecipato alla corruzione elettorale, così come definito dal Gip, facendo da garante tra gli interlocutori della lista così come per la copertura economica. Sarebbero state documentate anche diverse riunioni organizzate da Canonico presso la sua abitazione. Per il patron del Foggia sembra essere un destino amaro, condiviso con altri ex presidenti quali Pasquale Casillo e la coppia Curci-Sannella. Casillo venne assolto, 13 anni dopo l’arresto dall’accusa di associazione mafiosa. Nella sentenza: assoluzione per non aver commesso il fatto. Mentre la storia di Curci e Sannella colpì più da vicino il Foggia Calcio. Curci, ex vice presidente, venne arrestato con l’accusa di autoriciclaggio e il Tribunale di Milano, in primo grado, lo ha condannato ad una pena di sei anni. Mentre Fedele Sannella, all’epoca presidente, venne arrestato per riciclaggio. Il fatto costò un anno di commissariamento della società rossonera e il conseguente fallimento al secondo anno in serie B. Anche altri presidenti rossoneri finirono nelle forche caudine della giustizia. Giorgio Chinaglia, arrestato per riciclaggio e Marco Russo, in carcere per reati finanziari. E infine Giuseppe Coccimiglio, imprenditore toscano, accusato di bancarotta fraudolenta.

Bruno Arcano

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