Carla Calabrese (Confcooperative): “Asili, ludoteche e centri per l’infanzia rischiano di chiudere. Il Comune è indietro nei pagamenti”.

Carla Calabrese (Confcooperative): “Asili, ludoteche e centri per l’infanzia rischiano di chiudere. Il Comune è indietro nei pagamenti”.

E’ l’ennesimo appello diretto al Commissario che sostituisce il Sindaco di Foggia, affinché non si pregiudichi un servizio fondamentale in una città già sottoposta a gravi conseguenze sociali. Nelle ultime ore il presidente di Confcooperative Foggia, Carla Calabrese, ha evidenziato nuovamente il difficile momento che stanno attraversando gli operatori del settore.

“Dopo una battaglia con la Regione Puglia per avere una certezza sugli avvisi ed una certezza che gli Ambiti ricevessero i finanziamenti, ci troviamo a fare una battaglia con il Comune di Foggia perché, da oltre un anno, le Politiche Sociali non riescono a far fronte alle spese di ludoteche, asili nido, centri per l’infanzia” – sottolinea Carla Calabrese – “siamo in grave ritardo e c’è un grave danno per tutti i dipendenti del settore”.

Il Covid non ha agevolato la situazione delle cooperative che svolgono in città un servizio “sociale” e diretto soprattutto ad anziani, minori e soggetti in difficoltà.

“E’ stato un anno terribile, ma le cooperative hanno resistito offrendo ugualmente il servizio previsto dal Regolamento 4/2007. Noi chiediamo una interlocuzione con il Commissario perché le cooperative hanno resistito ma ora proprio non riescono più ad andare avanti in queste condizioni”.

Cosa prevedete per questo 2021?

“Siamo impegnati su tutti i fronti per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ci teniamo molto affinché le nostre cooperative possano inserire i loro progetti e realizzare”.

Foggia rischia una paralisi amministrativa e politica ancora più lunga e difficile di quello che si pensi. Cosa augura a Foggia per l’immediato futuro?

“Auguro a questa città una classe politica all’altezza della situazione, che si interessi del bene comune, ma non come fare bene a tutti, ma studiare delle soluzioni che siano buone per tutti”, conclude il presidente di Confcooperative.

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