Anfiteatro romano di San Paolo di Civitate: servono fondi per continuare a sognare un sito storico di rilevanza nazionale.

Anfiteatro romano di San Paolo di Civitate: servono fondi per continuare a sognare un sito storico di rilevanza nazionale.

“L’attenzione del mondo informativo e istituzionale nazionale permette di aprire nuovi scenari storici e potenzialmente turistici per San Paolo di Civitate. Il sindaco del comune dauno, Francesco Marino, ha diffuso una lettera alla cittadinanza per portarla a conoscenza del resoconto pubblicato dall’autorevole rivista National Geographic Italia invitandola ad una partecipazione pubblica per garantire continuità ai lavori con l’acquisizione di un terreno che possa garantire una maggiore rilevanza della scoperta. Ma cerchiamo di capire qualcosa di più di quello che sta accadendo a San Paolo di Civitate. “In località Pezze della Chiesa è stato scoperto un prezioso anfiteatro romano. Questo rinvenimento conclude una piccola campagna di scavi durante la quale sono stati recuperati anche 6 corredi funerari da altrettante tombe. In una di queste sono stati trovati i resti di 2 persone, inumate nella stessa tomba, in un abbraccio eterno che è voluto andare oltre la vita, non terminando nemmeno con la morte. La scoperta di eccezionale evidenza storica per il nostro Comune è stata condivisa con il ministro dei Beni Culturali, l’on. Dario Franceschini. L’ importanza di questi ritrovamenti, dovrà ora diventare un volano per lo sviluppo culturale e turistico di San Paolo e dei suoi paesi limitrofi. L’eccezionale scoperta archeologica si è resa possibile grazie a un consolidato staff di concittadini volontari che hanno collaborato con la Soprintendenza Archeologica alle Belle Arti e Paesaggio per le Province di Barletta-Andria-Trani e Foggia”.

L’Anfiteatro romano di Teanum Apulum (I-II d.C.) in loc. Pezze della Chiesa Il monumento rinvenuto, sinora sconosciuto, rappresenta una testimonianza archeologica di straordinaria importanza per la città di San Paolo di Civitate e per la comprensione dell’assetto urbanistico della città romana di Teanum Apulum. L’insediamento daunio di Tiati (IX-IV sec. a.C.), di circa 800 ettari, era caratterizzato da un’occupazione di tipo sparso sulle alture di Coppa Mengoni, Pezze della Chiesa, Mezzana, Piani di Lauria e l’area compresa fra il Regio Tratturo “Aquila-Foggia” e la Marana della Defensola, ed era forse cinto da una fortificazione ad aggere sviluppata per circa 11 km a ridosso del guado del Fortore. Nel corso del IV secolo a.C. l’espansione sannitica nel territorio di Tiati era tale che la città prese parte alla seconda guerra sannitica, alleandosi con i Sanniti contro Roma. La sconfitta nel 318 a.C. determinò un patto di alleanza tra Tiati e Roma e il territorio, confiscato ai ceti dirigenti indigeni anti-romani, fu dato in affitto all’aristocrazia locale filo-romana (Livio IX, 20). La presenza di Roma portò ad una ristrutturazione del territorio, che cancellò gli insediamenti sparsi, e il municipium di Teanum Apulum fu concentrato in un’area ristretta tra Coppa Mengoni e Pezze della Chiesa di circa 50 ettari. L’anfiteatro costituisce una realizzazione monumentale dell’impegno urbanistico nella città di Teanum in età imperiale e fu costruito, verosimilmente, ricavando l’arena e la cavea nel pendio naturale del terreno.

Quest’ultimo poteva essere potenzialmente usato per spettacoli pubblici quali munera (scontri tragladiatori), venationes (scontri tra gladiatori e animali) o, molto meno verosimilmente, naumachie (battaglie navali). Indagini di più ampio respiro, tra le quali, auspicabilmente, la ripresa e il completamento degli scavi, potranno consentire una maggiore comprensione dell’ampiezza del monumento pubblico di Teanum Apulum nonché della sua capacità. Il proseguo dei lavori potrà mettere in luce ulteriori porzioni di quella che, al momento, risulta essere la più grande scoperta della città romana di Teanum Apulum di sempre.

“Una grande opportunità per la comunità locale ma anche per tutto il territorio dell’Alto Tavoliere. Per questo il primo cittadino ha ritenuto coinvolgere tutta la comunità. “La speranza, ora, è quella di riuscire a completare con maggiore determinazione gli scavi di questo patrimonio del nostro territorio comunale. Per poter proseguire abbiamo bisogno del vostro aiuto economico, la necessità primaria è quella dell’acquisizione del terreno dove è situato l’anfiteatro per la maggior parte ancora da scoprire. Se Volete Potete aiutarci ad acquisire l’area con un contributo anche minimo.

Scopri gli scavi dell’anfiteatro romano nel video, cliccando il link sottostante.

https://youtu.be/to87f01RIX4

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