La lunga mano della mafia nel Comune. Grazie alle denunce anonime che è stato possibile scoprire un quadro disarmante.

La lunga mano della mafia nel Comune. Grazie alle denunce anonime che è stato possibile scoprire un quadro disarmante.

Il contenuto della relazione del Prefetto di Foggia pubblicata nel decreto di scioglimento del consiglio comunale di Foggia e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale non evidenzia niente di nuovo rispetto a quello che fino ad oggi abbiamo registrato e cioè il coinvolgimento di consiglieri comunali e assessori in atti e azioni che miravano a far prevalere interessi personali o quelli di personaggi noti per essere direttamente o indirettamente coinvolti con la malavita foggiana.

Ma quello che emerge è un quadro disarmante della situazione dove vengono registrati 114 episodi contestati a dipendenti comunali con pregiudizi di polizia.

I nomi di Longo, Iadarola, Iaccarrino, Landella, Roberto si trovano distribuiti nelle 135 pagine descrittive della situazione di una Foggia che soccombe in tutti i settori consentendo alla criminalità di prendere sempre più spazio condizionando i settori produttivi del comune che non sono semplicemente la gestione dei servizi pubblici come quelli cimiteriali, ma si arriva ad imporre anche il personale ausiliario nelle scuole materne.

Ed i cittadini dov’erano mentre la città soccombeva? Quelli che sapevano cosa hanno fatto? Il coraggio di chi ha denunciato, anche in forma anonima, che è stato possibile mettere la parola fine a questo assedio malavitoso. Ma sarà davvero finita ?

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