Il peso “elettorale” dei piccoli comuni sul futuro dell’Amministrazione provinciale.
Un comune di circa 2500 abitanti può far cambiare lo scenario politico della Capitanata. Le elezioni amministrative in programma il 3 e 4 ottobre, porteranno al voto diversi comuni della provincia di Foggia. Le attenzioni politiche sono rivolte su Cerignola, Vieste e San Nicandro Garganico. Almeno così sembrerebbe. Infatti, saranno chiamati alle urne anche gli aventi diritti al voto del comune di Candela, dove ufficialmente risiedono circa 2500 abitanti ed il cui esito elettorale potrebbe portare conseguenze non di poco conto. Infatti, attualmente il sindaco uscente, Nicola Gatta, è presidente della Provincia di Foggia e in caso di sconfitta elettorale cadrebbe l’attuale Amministrazione provinciale. Quindi, un possibile azzeramento amministrativo-politico di un ente, anche se oggi di secondo livello, comunque che ha la sua importanza ed il suo ruolo nella vita quotidiana della gente di Capitanata. Inoltre, a Candela a sfidare Gatta ci sarà il suo predecessore alla poltrona di primo cittadino: Nino Santarella. Insomma, se è vero che su Cerignola ci sono aspettative politiche ed interessi con 7 candidati a sindaco, c’è anche da considerare che i piccoli comuni potranno svolgere un ruolo importante. Infatti, dopo lo scioglimento del consiglio comunale di Foggia, i consiglieri eletti in seno all’assise provinciale sono stati surrogati dai primi dei non eletti delle loro liste, aprendo le strade a consiglieri di comuni molto più piccoli. Tornando a Cerignola, sono 7 i candidati alla poltrona di sindaco: da Antonio Giannatempo per la coalizione di centrodestra, già sindaco dal 2000 al 2010, a Francesco Bonito, poi Gerardo Bevilacqua, Francesco Metta, Tommaso Sgarro, Francesco Disanto e Francesco De Cosmo. Ricordiamo che a Manfredonia si voterà, invece, il 7 novembre, essendo inserito il Comune nella tornata speciale per i consigli comunali sciolti per mafia.
