La scoppola di Palermo dovrà servire per il futuro.

La scoppola di Palermo dovrà servire per il futuro.

C’è poca voglia di parlare in casa Foggia all’indomani della brutta sconfitta di Palermo che sarà analizzata nel pomeriggio, alla ripresa della preparazione, nella settimana che porterà al match con il Monopoli primo di tre derby consecutivi che si giocheranno nell’arco di una settimana. Monopoli, il derby con il Bari al San Nicola, nel turno infrasettimanale del mercoledì, e il Taranto nuovamente allo Zaccheria i prossimi impegni dei ragazzi di Zeman chiamati a cancellare la prestazione più brutta di queste prime otto giornate di questa stagione. Preoccupa la prova in terra siciliana soprattutto per gli errori gravi in disimpegno che hanno regalato due gol ai rosanero su un piatto d’argento. Errori grossolani quelli di Sciacca e Rocca che denotano sicuramente scarsa concentrazione e probabilmente scarsa lucidità mentale. Un passo indietro notevole in quel processo di crescita del gruppo che si auspica da più parti con il passare delle settimane e che blocca sul nascere una certa continuità di risultati che avevano proiettato il Foggia nei quartieri alti della classifica. Certo, nulla è compromesso se si guarda la graduatoria che, a parte il Bari che ha allungato in prima posizione, vede Curcio e compagni staccati di sole due lunghezze dalla seconda poltrona. E domenica con il Monopoli rivelazione, reduce dallo scivolone interno con il Campobasso, l’occasione per riscattare la prova opaca di domenica e tornare a correre in campionato a condizione che non si ripetano gli errori marchiani del passato. Soprattutto la difesa ha bisogno di essere registrata meglio nel reparto centrale dove Zeman ancora non ha le idee chiare sul calciatore da affiancare a Sciacca in attesa del pieno recupero di Di Pasquale. Markic, purtroppo, è finito sul banco degli imputati domenica perché è apparso piuttosto lento e in evidenti difficoltà fisiche. Anche a centrocampo vanno riviste un po’ di cose con gli uomini di reparto che non sono continui e alternano prestazioni positive ad altre da dimenticare. Sulle fasce si è sentita molto l’assenza di Nicoletti fonte inesauribile di cross per gli attaccanti rossoneri e domenica anche Ferrante ha avuto pochi cross giocabili. Insomma c’è tanto da lavorare ancora e le dichiarazioni di Zeman a fine gara, sconcertato dalla prestazione dei suoi, non lascia affatto tranquilli in assenza di qualsivoglia tentativo di reazione in campo. L’augurio è che il gruppo continui a lavorare in serenità, continui a credere nella bontà del gioco del boemo in attesa di tempi migliori e che si estranei dalle critiche feroci piovute addosso dopo Palermo. E’ troppo presto per i processi e mai come in questo momento bisogna rimanere tutti uniti e remare tutti dalla stessa parte.

Tiziano Errichiello

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *