Controesame in Tribunale per Iaccarrino dopo aver raccontato come funzionavano le “approvazioni” degli accapo in aula consigliare di Foggia.

Controesame in Tribunale per Iaccarrino dopo aver raccontato come funzionavano le “approvazioni” degli accapo in aula consigliare di Foggia.

Sarebbe bastato un messaggino per dare il via libera ad un accapo oppure per rimandarlo o rigettarlo completamente. Nessuna riunione politica sull’esame di un punto all’ordine del giorno che magari potesse essere valutato come una opportunità per la città, per il suo sviluppo o per la soluzione di un problema. Messaggio che faceva partire il consigliere comunale Consalvo Di Pasqua, uomo di riferimento del Sindaco Landella e indagato. Tutte informazioni che Leonardo Iaccarrino avrebbe reso al Pubblico Ministero Roberta Bray. Nel messaggio si parlava di “abbiamo bisogno di ulteriori approfondimenti” e ciò avrebbe avuto un significato specifico sul fatto che bisognava riscuotere la tangente altrimenti non sarebbe stato votato l’accapo. Contenuti del verbale dopo l’interrogatorio del 9 ottobre scorso dell’ex Presidente del Consiglio Comunale che emergono oggi quando si procede con il controesame da parte dei legali degli accusati ed in primo luogo quelli di Landella, arrestato il 21 maggio scorso (per lui i domiciliari) e poi liberato con l’accusa di corruzione e tentata concussione.

Sarà importante capire dopo questa giornata se la tesi accusatoria di Iaccarrino (che comunque dovrà rispondere di corruzione, tentata induzione indebita e peculato) potrà reggere o se inizierà a presentare delle falle su cui i difensori di Landella e degli altri indagati potranno far leva. Non è escluso che Iaccarino, possa essere risentito perché i legali di alcuni indagati non avrebbero potuto leggere nei tempi l’ordinanza. Ma, ufficialmente, oggi si è chiusa la fase dell’incidente probatorio.

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