La Cassazione conferma le condanne per l’omicidio Tizzano. Segnale importante contro la mafia foggiana.

La Cassazione conferma le condanne per l’omicidio Tizzano. Segnale importante contro la mafia foggiana.

Arriva la sentenza della Corte di Cassazione che conferma tutto il castello accusatorio confermando le condanne per l’omicidio di Roberto Tizzano. L’omicidio fu consumato il 29 ottobre del 2016 in un bar nella zona di via San Severo a Foggia e sarebbe riconducibile alla rivalità tra i clan malavitosi foggiani. I giudici hanno deciso di condannare a 20 anni di reclusione Francesco Sinesi ritenuto il mandante dell’assassinio, anche per Damiano Sinesi (cugino di Francesco) stessa condanna. Sarebbe stato lui ad indicare ai sicari gli obiettivi da colpire. Per uno dei killer, Patrizio Villani di San Marco in Lamis, la Cassazione ha confermato 30 anni di reclusione. Nell’agguato di 5 anni e mezzo fa rimase ferito anche Roberto Bruno, presente in quel momento nel bar insieme alla vittima. L’agguato fu consumato a colpi di pistola e fucile. Secondo gli inquirenti l’omicidio di Tizzano potrebbe essere stato la risposta all’agguato a Roberto Sinesi, padre di Francesco, che riuscì a scampare ai colpi di pistola che, però, ferirono il nipotino di quattro anni.

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