Inciviltà, una battaglia civica che si può combattere.

Inciviltà, una battaglia civica che si può combattere.

Una battaglia di civiltà, oltre che di contrasto ai fenomeni illeciti più diffusi che alimentano il sistema malavitoso locale. Foggia si trova in una fase estremamente delicata, di anarchia totale, dove molti pretendono di essere i padroni della città compiendo piccoli o grandi comportamenti lesivi per una comunità che ha bisogno di ritrovare punti di riferimento e di condannare azioni che penalizzano la vita quotidiana. Dal parcheggio in doppia fila o davanti agli scivoli dei marciapiedi alle sassaiole ai danni degli autobus, dal voler scavalcare a tutti i costi le file all’idea che allo stadio o al teatro si deve entrare senza pagare il biglietto. Questo giusto per fare un esempio, considerando che negli ultimi giorni sono stati registrati episodi pericolosissimi di lancio di pietre all’indirizzo di mezzi dell’Ataf o di privati. Ed ancora, furti negli appartamenti, nei box, nelle auto, aggressioni per rubare una borsa o un telefonino. Le forze dell’ordine, chiamate a dare sostegno al contrasto della mafia e dei suoi traffici, non riescono ad essere ovunque lasciando, purtroppo, spazio alla microdelinquenza o a comportamenti comunque non leciti. A questo ci aggiungiamo la prostituzione dilagante nella zona periferica della tangenziale che unisce gli ingressi di Foggia di via Napoli con quello di via Ascoli, oppure nella zona della stazione dove continua l’incessante richiesta di legalità da parte dei residenti della zona. Cosa fare? Far comprendere che per vincere questa guerra ognuno deve fare la propria parte a cominciare dalle famiglie che dovrebbero tenere più sotto controllo gli adolescenti coinvolti da cattive compagnie, per poi sollecitare le istituzioni centrali affinchè vengano trasferite in città rappresentanti delle forze dell’ordine che non servano a coprire solo i vuoti dei pensionamenti, ma che diano sostegno ad una azione più incisiva per il rispetto delle regole.

(Foto: repertorio)

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