Falsi braccianti nel cerignolano produceva quasi 2 milioni e 300 mila euro di indebita erogazione di indennità

Falsi braccianti nel cerignolano produceva quasi 2 milioni e 300 mila euro di indebita erogazione di indennità

False dichiarazioni rese dai datori di lavoro per 67517 giornate di lavoro mai eseguite e che hanno prodotto una indebita erogazione di indennità per un importo di oltre 2 milioni e 285mila euro. E’ quanto scoperto dalla Guardia di Finanza della Compagnia di Cerignola a seguito dei controlli effettuati congiuntamente con gli ispettori dell’Inps nei confronti di società agricole operanti nell’agro cerignolano. Sono 397 i falsi braccianti agricoli smascherati attraverso le indagini dirette dalla Procura della Repubblica di Foggia e avviate dopo l’individuazione, durante le ispezioni amministrative in materia di lavoro, di elementi di anomalia che hanno spinto i finanzieri ad un approfondimento verificando falsi contratti di fitto, dichiarazioni di coltivazioni non eseguite ed altri artifizi contabili di vario genere.

Dai riscontri eseguiti dalle fiamme gialle è emerso che 5 imprenditori agricoli avrebbero fittiziamente assunto personale aprendo le relative posizioni contributive al solo fine di accedere agli emolumenti previdenziali, tra cui disoccupazione agricola, assegni per il nucleo familiare e maternità, indennità di malattia e sussidi legati all’emergenza Covid-19.

Attraverso assunzione di informazioni, analisi documentali ed acquisizione di dati presso enti ed uffici pubblici, i finanzieri hanno smascherato le false dichiarazioni dei datori di lavoro, individuando 67.517 giornate lavorative mai eseguite e che sono servite a giustificare l’indebita erogazione di indennità per un importo di oltre 2 milioni e 285 mila euro.

Al termine delle indagini, gli autori delle frodi sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Foggia per l’ipotesi di reato di truffa aggravata ai danni dello Stato. La loro posizione è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e non possono essere considerati colpevoli sino ad eventuale pronunzia di una sentenza di condanna definitiva.

 

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