Il Foggia rimanda l’aggancio alla zona play-off.

Quando Petermann ha messo in rete la palla del vantaggio dopo solo tre minuti di gioco in tanti hanno pensato che sarebbe stata una passeggiata con l’Avellino. Ma i campani ieri erano in splendida forma ed il pareggio immediato li ha caricati tanto da sentirsi i padroni del campo. Ma così, non è stato, almeno per tutto il primo tempo dove il Foggia ha mostrato una grande organizzazione di gioco, un pressing molto alto ed una facilità nel far circolare la palla anche in linee verticali. Il Foggia visto ieri sera ci è piaciuto, almeno per sessanta minuti, anche per lo stato di forma di calciatori come Petermann, Garofalo e Ogunseye che si è sacrificato molto nella gestione dei palloni che gli arrivavano in avanti, stretto sempre dal raddoppio della marcatura che spesso veniva triplicata. Ma gli attaccanti rossoneri proprio non riescono a sbloccarsi, sia per imprecisione, ma anche per sfortuna e per stanchezza contribuendo molto al gioco senza possesso di palla.

Finalmente si sono visti gli schemi voluti da Gallo, anche se il Foggia ha cercato troppo spesso di mettere in area di rigore palloni lunghi partiti dai piedi di Costa, a volte troppo lunghi, difficili per i due uomini più avanzati. D’Ursi e Peralta forse potevano essere impiegati prima dando respiro a chi avevo speso tanto. Peccato per ieri, perché in caso di vittoria il Foggia si sarebbe ritrovato incredibilmente al quinto posto dopo aver toccato quasi il fondo della classifica (era penultimo all’arrivo di Gallo). Insomma, il Foggia è in crescita e siamo sicuri che arriveranno anche i gol. C’è tempo fino a gennaio. Se questo non si verificherà bisognerà correre ai ripari se si vuole puntare in alto. Intanto è stata confermata la data del prossimo turno di Coppa Italia Lega Pro. Si giocherà il 16 novembre allo Zaccheria alle ore 20.30 contro il Crotone.

Bruno Arcano