“Sono morto il 29 febbraio”, una commedia letteraria tra sorrisi e riflessioni. Il nuovo libro del giornalista Roberto Parisi

“Sono morto il 29 febbraio”, una commedia letteraria tra sorrisi e riflessioni. Il nuovo libro del giornalista Roberto Parisi

Sognare la propria morte, analizzarla, ma anche esorcizzarla. Nel nuovo libro di Roberto Parisi il protagonista, un professore universitario, diventa il riflesso di tanti nostri pensieri, paure, cose dette e non dette, comportamenti anche estremi quasi vicini alla follia.
“Sono morto il 29 febbraio” (Il Castello Edizioni) è un inno alla vita, benché il titolo possa indurre a pensare ad altro perché affronta un tema difficile in modo diretto ma che porta il lettore al sorriso. Alla fine della lettura è difficile dire se questo quinto lavoro del giornalista Parisi possa essere definito un romanzo di avventure, oppure una commedia letteraria che sembra seguire le orme delle opere di De Filippo trascinando il lettore in piccoli contenitori di vera comicità quasi come una scena teatrale. Sognare la propria morte in un giorno che si ripete solo una volta ogni quattro anni innesca dei meccanismi della serie “non è vero, ma ci credo” trascinandoci in quella che sembra una palude dove lo scrittore con una particolare maestria ci tende la mano per tirarci fuori ogni qual volta ci perdiamo tra gli elementi distribuiti nella storia come tanti pezzi di un puzzle. Ipotizzare la morte in modo consapevole e con un tempo a disposizione per sistemare le cose di una vita vissuta con delle imperfezioni, consente al protagonista del libro persino di decidere per tempo anche chi non vorrebbe al suo funerale chiedendo ai famigliari di predisporre un servizio d’ordine all’ingresso della chiesa dovendo svolgerà il suo funerale. Cosi come acquistare la sua bara non sarà facile quando all’agenzia di onoranze funebri sarà preso per pazzo. In una continua ricerca della verità ci troveremo con un doppio finale. Quando tutto ci sembrerà chiaro, con una chiusura stile commedia all’italiana, arriverà il momento della verità con un finale a sorpresa che slega ogni nodo fatto dal lettore, per segnarsi gli eventi durante il percorso, portandoci a delle riflessioni. La prefazione del libro è stata curata dalla direttrice di RTL 102.5 Ivana Faccioli mentre ci aiuta a comprendere alcuni momenti del libro la psicoterapeuta Tiziana Pagano che crea una sorta di appendice con una analisi molto semplice e diretta. La prima uscita ufficiale si è tenuta sabato 17 dicembre a Foggia presso Laltrocinema Cicolella.

Bruno Arcano

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