A 28 anni dall’omicidio Marcone si ripercorre la storia dell’ex Direttore dell’Ufficio del Registro di Foggia

A 28 anni dall’omicidio Marcone si ripercorre la storia dell’ex Direttore dell’Ufficio del Registro di Foggia

Venerdì 31 marzo, in occasione del ventottesimo anniversario dell’omicidio di Francesco Marcone, la Cooperativa Sociale “Pietra di Scarto” e il Coordinamento Provinciale di “Libera contro le mafie” organizzano due momenti per ricordare il direttore dell’Ufficio del Registro, ucciso dalla mafia foggiana nel 1995. In mattinata una rappresentanza dell’Istituto Comprensivo “Di Vittorio – Padre Pio” di Cerignola visiterà il Laboratorio di Legalità “Francesco Marcone”, bene confiscato alla mafia gestito dalla cooperativa, dove ascolterà la testimonianza dei figli Paolo e Daniela Marcone. Nel pomeriggio, a partire dalle 18.30, presso la “Sala Mascagni” del Teatro “Mercadante” di Cerignola avrà luogo la presentazione del graphic novel “Francesco Marcone. Un uomo onesto”, edito da Round Robin. Ad accompagnarne il racconto ci saranno Paolo e Daniela Marcone, Giuseppe Guida, illustratore del libro, Gabriella Berardi, Responsabile del Polo Biblio-Museale di Foggia, Federica Bianchi, referente Provinciale di Libera e Ludovico Vaccaro, Procuratore Capo della Repubblica di Foggia. “È importante per noi – afferma Pietro Fragasso, presidente di “Pietra di Scarto” – fermarci e fare memoria di quello che è un compagno di viaggio silenzioso: l’uomo che ha ispirato parte della nostra storia e che continua a guidare il nostro impegno nell’agire quotidiano”. “Le classi che ospiteremo in mattinata stanno partecipando al Progetto “Più rossa d’amor”, realizzato con il sostegno della Regione Puglia, che prende il nome del murale che racconta la passata di pomodoro realizzata nel nostro laboratorio: il Laboratorio di legalità “Francesco Marcone”! “Sulla memoria di una pagina terribile della storia della nostra provincia, abbiamo costruito il nostro impegno che racconta la voglia di riscatto di un territorio”. “La storia di Franco – afferma Federica Bianchi, referente di Libera Foggia – è la storia della città di Foggia e della sua incapacità di fare i conti con le collusioni tra mafia, imprenditoria e parti delle Istituzioni. Un’incapacità che impedisce tuttora di conoscere la verità sull’omicidio. Per noi è fondamentale tenere viva la sua memoria, una memoria che genera impegno per rendere la Capitanata una terra libera dalle mafie e dalla corruzione”. “Franco non ha ottenuto giustizia ma noi non ci stancheremo di chiederla e di impegnarci. Lo dobbiamo a Franco, alla sua famiglia ed a tutte le vittime innocenti di mafia di questa terra.” La giornata è organizzata in collaborazione con il Comune di Cerignola, che ha patrocinato le iniziative e con la Biblioteca Provinciale “La Magna Capitana”.

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