Un Borgo e la sua storia: Segezia tra incuria e abbandono

Un Borgo e la sua storia: Segezia tra incuria e abbandono

Qui il tempo sembra essersi fermato con la natura che ha approfittato per riprendersi gli spazi coprendo parte di una storia che, dal punto di vista architettonico, pone quest’area urbanizzata tra il 1938 ed il 1942 tra le più belle del periodo Mussoliniano. O meglio così era o potrebbe tornare ad essere. Oggi Borgo Segezia, ad una decina di chilometri da Foggia in direzione Napoli, resta un punto di riferimento per le tante famiglie che vivono nella zona, perché legate ad una tradizione agricola importante. La borgata può vantarsi di avere ancora una farmacia, una scuola che ospita studenti dalla materna alle medie ed un ufficio postale che, però, è aperto solo a giorni alterni con il rischio che presto possa chiudere definitivamente. Nella piazza spicca l’imponenza e la bellezza della chiesa Nostra Signora Madonna di Fatima, mentre edifici che ricordano il “littorio” dei tempi del fascismo sono stati anche danneggiati dalla crudeltà di chi ha voluto negli ultimi anni mettere avanti l’antifascismo alle espressioni artistiche dell’architetto Concezio Petrucci, originario di San Paolo di Civitate, al tempo riconosciuto tra i più importanti in Italia occupando di Pomezia ed Aprilia, tanto per fare un esempio. Negli ultimi tempi lo stato di abbandono di Borgo Segezia riguarda la pulizia, la cura del verde pubblico, la mancata riqualificazione di strutture che un tempo hanno ospitato servizi importanti, dalla formazione alla riabilitazione per i disabili, ma che oggi vedono la presenza di famiglie foggiane costrette a rifugiarsi in questi luoghi di fortuna. Così come la necessità di dar vita ad un sistema di videosorveglianza che consenta anche di tutelare gli agricoltori della zona, sorvegliando le strade rurali oltre che la borgata. Nonostante tutto Borgo Segezia continua a trasudare storia, cultura, arte. Potrebbe diventare un luogo di riferimento turistico, considerando l’attenzione che libri di storia e di architettura hanno voluto dedicare alla borgata.

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