Gio Miserere visto da vicino, da Milano a Pietra con i Senza Discutere. “Una passione lunga una vita”.
Prosegue il cammino dei Senza Discutere, la prima tribute band dei Nomadi ufficialmente registrata in Puglia. Dopo il successo di pubblico degli ultimi concerti, andati in scena durante la scorsa primavera a Volturara Appula e Bovino, Frisoli e compagni sono pronti a tornare sul palco per altri appuntamenti, tutti in programma durante il mese di agosto. L’8 agosto, infatti, è pronta ad attenderli la piazza di Deliceto, che ha inserito la giovane tribute band all’interno del suo ricco calendario estivo. Lo stesso hanno fatto i comuni di Accadia, Castelnuovo della Daunia e Celle di San Vito, dove i Senza Discutere si esibiranno nei giorni a seguire, rispettivamente l’11, il 12 e il 13 agosto. Ferragosto di fuoco, invece, a Celenza Valfortore, che abbraccerà il giovane gruppo musicale proprio il 15 del mese. Un appuntamento particolarmente importante, poi – soprattutto per la voce della band, Rocco Frisoli – sarà il 18 agosto a Orsara di Puglia, nella sua terra natale. Il 28, infine, tappa a Bovino, per la storica festa patronale del borgo. Insomma, un calendario fittissimo di eventi entusiasmanti quello che attende il gruppo di qui alla fine dell’estate. Ma, tra un impegno e l’altro, il chitarrista elettrico Giovanni Miserere – detto Gio – ha trovato anche il tempo di raccontarsi alla stampa. “Sono molisano di nascita, ma petraiolo nell’anima”, afferma. “Nasco come autodidatta, e sono da sempre appassionato di musica. Passione che ho ereditato da mia madre”, racconta. “Mi sono cominciato a cimentare con la chitarra elettrica giovanissimo, che ero ancora un adolescente”, ricorda. “Ho iniziato nelle cantine e negli scantinati del mio paese, con strumentazioni improvvisate e sistemazioni un po’ di fortuna”, spiega. “Mi divertivo a imitare i grandi rocker dell’epoca, come i Led Zeppelin, i Deed Purple e Jimmy Hendrix, ma anche i New Trolls e la PFM”, sottolinea. “Alla fine degli anni Settanta, poi, mi sono trasferito a Milano per motivi di lavoro, ma ho portato con me anche la mia fidata amica chitarra”, sorride. “Poco dopo il trasferimento, infatti, ho subito iniziato a suonare in alcune band milanesi – di solito nello storico centro sociale di Santa Marta -, e poi in numerose balere della Monza-Brianza”, prosegue. “Negli anni Ottanta, invece, ho iniziato a sperimentare generi nuovi come il blues, la disco e la pop music”, aggiunge. “Dopodiché, negli anni Novanta, sono entrato in una band petraiola – i 7 in punto -, con cui ho avuto modo di partecipare a varie manifestazioni canore, come il Festival Mediterraneo di Foggia”, rimarca. “La mia passione, tuttavia, è andata avanti negli anni, resistendo allo scorrere del tempo, e ultimamente ho avuto l’occasione di cominciare a suonare con questo fantastico gruppo di amici e colleghi, i Senza Discutere, grazie all’incontro fortunato e speciale con musicisti del calibro di Rocco, Vincenzo, Simone, Tino e Antonio”, evidenzia. “Con loro ci divertiamo un mondo, e a quanto vedo si diverte tanto anche la gente che ci viene ad ascoltare e che – devo dire – ci segue ovunque”, conclude. “Spero sinceramente che questo percorso intrapreso vada avanti a lungo e che ci porti tante altre belle soddisfazioni come quelle raccolte fino a questo momento, ma ne sono certo. Noi, nel frattempo, continuiamo a fare quello che più ci piace e ci diverte: cantare e suonare con le tante persone che ci vogliono bene e che apprezzano la nostra musica”.