Un anniversario nella città stretta nella morsa della mafia. Il 6 novembre di 29 anni fa Giovanni Panunzio fu ucciso. I mandanti dell’omicidio dell’imprenditore non furono mai individuati.

In un momento così delicato per Foggia l’anniversario della morte di Panunzio, l’imprenditore ucciso per mano della mafia i cui mandanti non sono stati mai identificati, è anche l’occasione per fare delle riflessioni su tutto quello che sta accadendo nel capoluogo dauno.

La città sembra essere sbandata, senza punti di riferimento e ancor di più vulnerabile alle penetrazioni malavitose nel tessuto sociale ed economico. Ecco perché è necessario intervenire garantendo sicurezza e giustizia, ma anche uno sviluppo protetto per dare occupazione sottraendo alla mala locale quella manovalanza che vede nel danaro facile una opportunità di vita agiata.

Domani ricorre il XXIX anniversario del brutale assassinio e alle ore 10 in piazza Panunzio, di fronte alla stele eretta a ricordo dell’imprenditore ucciso per essersi ribellato alla mafia e aver denunciato i suo estorsori, si terrà una breve cerimonia alla presenza di un rappresentante degli attuali Commissari Straordinari del Comune di Foggia. Proprio uno dei beni confiscati alla mafia e assegnato come gestione ad una cooperativa per finalità sociali è stato intitolato a Giovanni Panunzio. Domani sera, dalle ore 19.00, la giornata dedicata all’imprenditore foggiano si concluderà con la partecipazione alla funzione religiosa che si terrà presso la Cattedrale che sarà accompagnata un percorso musicale

Intanto, nell’udienza per il processo “Decima Azione Bis” di ieri 37 imputati hanno chiesto il rito abbreviato, mentre per altri 7 si procederà per le vie giudiziarie normali. Prossima udienza il 2 dicembre.

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