Riunione del Comitato di Ordine Pubblico e Sicurezza a San Severo

Riunione del Comitato di Ordine Pubblico e Sicurezza a San Severo

Le forze dell’ordine cercheranno di intensificare sempre più la loro presenza su San Severo ed i comuni del distretto, ma toccherà anche al Comune e alla cittadinanza svolgere un ruolo fondamentale nel consolidamento del concetto di legalità. Emerge chiaramente un messaggio di coesione dalla riunione del Comitato di Ordine Pubblico e Sicurezza che il Prefetto di Foggia Valiante ha voluto organizzare proprio a Palazzo Celestini a San Severo per mettere sul tavolo della discussione la presenza forte dello Stato. Dopo l’operazione dei giorni scorsi e l’arresto di 43 persone coinvolte nello spaccio di sostanze stupefacenti è stata fatta un po’ di pulizia a San Severo, ma sarà necessario intervenire sia in fase di restituzione di quei luoghi deputati alla vendita e occultamento della droga alla comunità e alla legalità, ma anche attivare una serie di azioni dirette a ridurre il disagio sociale in città, piaga in cui la criminalità penetra con grande facilità offrendo facili guadagni soprattutto ai giovani. La situazione di San Severo non è diversa da quella di altri centri della provincia di Foggia, come ad esempio Orta Nova dove da qualche giorno è al lavoro la commissione di accesso agli atti presso il Comune per verificare eventuale infiltrazione della criminalità nel sistema amministrativo locale. Una situazione di illegalità diffusa in tutta la provincia dove a rotazione sembra che accadano episodio per spostare l’attenzione da una zona all’altra: prima San Severo, poi Foggia, poi il Gargano ed ancora Foggia e così andando avanti nel riepilogo di agguati mortali, atti intimidatori e risposta della magistratura. Si attende anche la nascita del nuovo Governo per poter rappresentare le necessità del territorio a partire da nuovi reali rinforzi ma, soprattutto, l’istituzione della sezione distaccata della Corte d’Appello e tutto quello che ne consegue (Direzione Distrettuale Antimafia e Tribunale per i minori).

Bruno Arcano

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