“Caso Foggia”. Bocche cucite sulla definizione di una situazione complessa. Ma la risposta del Ministero dell’Interno potrebbe arrivare prima del previsto.

“Caso Foggia”. Bocche cucite sulla definizione di una situazione complessa. Ma la risposta del Ministero dell’Interno potrebbe arrivare prima del previsto.

Ogni giorno, dalla prossima settimana, potrebbe essere quello della chiusura del “caso Foggia”. La conclusione delle indagini da parte della commissione istituita per verificare eventuali infiltrazioni mafiose nella macchina amministrativa comunale ha aperto una nuova fase, quella della definizione di un caso Foggia, perché così è stato definito a livello nazionale. La decisione per lo scioglimento del consiglio comunale di Foggia per mafia potrebbe diventare il primo caso per un capoluogo di provincia in Puglia. Guardando il lungo elenco di amministrazioni comunali, in particolar modo di Sicilia e Campania, emergono piccoli e medi comuni, ma non troveremo città come Palermo, Catania, Napoli o altre. Solo Reggio Calabria fu sciolta per mafia nel 2012. Inoltre, Foggia propone una casistica particolare perché in caso di definizione diretta allo scioglimento si determinerebbe una sostituzione della causa di interruzione della vita amministrativa e politica di Palazzo di Città avvenuta per dimissioni del Sindaco Landella e che, lo stesso primo cittadino, dopo aver lasciato l’incarico è stato sottoposto per alcuni giorni agli arresti domiciliari. Alla domanda quando potrebbe arrivare la decisione da parte del Ministero dell’Interno per il caso Foggia, la risposta è al momento difficile ed anche coperta da massimo riserbo. Previsioni ottimistiche penderebbero per una data tra il 10 e il 12 di agosto, ma quella più realistica sembra essere a fine agosto, considerando comunque l’opportunità di decidere prima dei comizi elettorali, cioè diversi giorni prima della presentazione delle liste elettorali. Ma come si potrà riuscire a presentare le liste in così pochi giorni qualora il Comune fosse interessato da una decisione più specifica e quindi non di scioglimento del consiglio comunale? Di questo sembra non interessarsi Giuseppe Mainiero che domani alle ore 18.30 terrà un incontro con la cittadinanza per parlare di “politica pulita” presso la piscina del Mirage Village. Mainiero sottolinea che la rinascita di Foggia deve passare dai cittadini. Un ritorno alla cittadinanza attiva, nella legalità e con un programma definito su cosa può o deve diventare Foggia.

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