Penalizzazione Foggia, la società presenterà ricorso.

Penalizzazione Foggia, la società presenterà ricorso.

In seguito al Dispositivo/0049/TFNSD-2021-2022, emesso dal tribunale federale nazionale sezione disciplinare, che dispone 4 punti di penalizzazione in classifica per la società Calcio Foggia, oggi in conferenza stampa è arrivato il presidente Nicola Canonico (inibito per 6 mesi dal dispositivo). “Ho voluto metterci la faccia”. L’ha fatto per un’operazione verità. Raccontare i fatti così come sono. Ha parlato per primo e ha subito spiegato i motivi alla base della penalizzazione: “La penalizzazione è legata a due fatti, il primo riguarda la deposizione dell’atto, registrato in data 7 luglio 2021 e depositato la mattina successiva in federazione. Il secondo riguarda il certificato del Casellario Giudiziario con i carichi pendenti, per cui ho prodotto autocertificazione che in ambito pubblico sono sufficienti per sostituire la certificazione emessa dai tribunali”. In definitiva: due punti per la prima questione e altri due per la seconda. L’atto notarile per il passaggio delle quote societarie è avvenuto in data 22 giugno 2021, a ridosso dei termini di scadenza per l’iscrizione al campionato. Il presidente Canonico ha voluto sottolineare che il quel frangente la priorità era iscrivere la squadra al campionato: “Avevamo solo 6 giorni e io mi sono dedicato anima e cuore per produrre la documentazione necessaria, ma questa situazione non c’entra niente con l’iscrizione”. Continuando, Canonico è pronto a dare battaglia alla luce soprattutto del suo curriculum. “Non ho mai avuto punti di penalizzazione in 15 anni”. Conclude il presidente Canonico assumendosi la responsabilità e si mostra fiducioso nei confronti della memoria difensiva. In merito è intervenuto l’avvocato Chiacchio, difensore della società Calcio Foggia, facendo riferimento a un provvedimento restrittivo che la FIGC ha emanato con un comunicato ufficiale il 27 aprile 2021 al fine di ridimensionare i cosiddetti “avventurieri del calcio”. A riguardo l’avvocato è stato molto critico: “La FIGC ha inasprito la normativa per quando riguarda i termini di acquisizione dei documenti. Quindici giorni sono un termine molto ristretto per adempiere. L’atto notarile per il passaggio delle quote è stato stipulato il 22 giugno e in base al codice deontologico dei notai (art. 66), il documento non può essere presentato prima della registrazione. Il procuratore mi ha detto che si poteva richiedere una copia autenticata. Ma il notaio ha l’obbligo di consegnare gli atti solo dopo la registrazione”. In merito ai termini di scadenza l’avvocato si mostra dubbioso: “I 15 giorni da quando decorrono? Non c’è una matematica certezza. Oggi non è stato ancora stabilito un principio perché non c’è un precedente”. Foggia insieme alla Pergolettese sono i primi casi rispetto alla norma stabilita il 27 aprile. In merito al certificato del casellario Giudiziario Chiacchio è ancora più netto: “Nel 2020/21 Canonico aveva già iscritto il Bisceglie. Quindi i titoli li aveva. Le autocertificazioni sono prodotte per procedimenti più importanti, non capisco perchè per la FIGC non vale”. L’avvocato sostiene che le autodichiarazioni rientrano in un regime di equipollenza e per questo le ritiene verosimilmente applicabili. Sul futuro si dimostra fiducioso: “La penalizzazione è abnorme ma le sentenze si rispettano. La strada è molto lunga e noi ci stiamo preparando all’appello. E nel caso siamo pronti ad andare avanti fino alla fine. Il reclamo è già pronto ed è articolato in sette motivazioni. Sono convinto che le nostre argomentazioni saranno prese in considerazione dai giudici in appello. Sarà un’impresa ardua ma io ci credo molto”.

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