Siamo tutti responsabili della morte dei due piccoli nell’incendio della baracca di Stornara.

Siamo tutti responsabili della morte dei due piccoli nell’incendio della baracca di Stornara.

I genitori sono sconvolti, stentano a parlare, non hanno il coraggio di guardare la zona dove fino alla scorsa notte c’era la loro casa, se così possiamo chiamarla, dove vivevano con i loro figli. I due piccolini, di 2 e 4 anni, sono morti a causa dell’incendio che ha cancellato in poco tempo la struttura in legno creata dalla famiglia nomade di origine bulgara vicina ad altre con le stesse caratteristiche alla periferia di Stornara. Le forze dell’ordine definiranno nelle prossime ore le cause dell’incendio, forse una stufa a legno, e definiranno le dinamiche che hanno portato alla morte dei due bambini. Un dramma indescrivibile, che alle soglie del 2022 è inimmaginabile che possa accadere. Siamo tutti un po’ responsabili di quanto accaduto: istituzioni nazionali, regionali, locali, cittadini di comunità che cercano di essere inclusive ma che, almeno dalle nostre parti, hanno difficoltà a dare sostegno a tutti, per quella che è diventata una povertà diffusa. Non sono mancati i commenti degli esponenti della politica nazionale, i soliti e ovvii, che dovrebbe comprendere meglio e più da vicino cosa significare vivere in quelle condizioni. Ora è il momento della disperazione, del dolore, della ricerca delle cause. Poi ci dimenticheremo, un po’ tutti, di quanto accaduto, facendo finta di girare la testa altrove. Perché vedere morire due bambini in quelle condizioni è la prova più lampante del fallimento della società moderna.

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