Il Foggia non deve perdere la bussola.

Il Foggia non deve perdere la bussola.

In sede di presentazione della gara Foggia-Latina avevamo parlato del tanto sospirato ritorno al calcio giocato e dei riflettori allo Zaccheria che tornavano finalmente a riaccendersi dopo la brutta parentesi della pandemia che continua a imperversare e a limitare l’attività agonistica. Beh, siamo stati in parte smentiti perché ieri allo Zaccheria di luce ne abbiamo vista davvero poca se è vero che il buio più fitto è calato al termine dei novanta minuti di gioco tra i rossoneri e i laziali. E’ stato un pomeriggio da dimenticare quello che si è vissuto ieri allo stadio e che ha segnato in maniera negativa l’inizio del nuovo anno per i colori rossoneri. E’ vero il Foggia mancava di alcuni calciatori tra positività Covid, infortuni e squalifiche, che non devono essere un alibi alla prestazione di ieri, ma è anche vero che chi è andato in campo avrebbe dovuto moltiplicare le forze per essere all’altezza dell’appuntamento di Campionato per non far rimpiangere gli assenti. E’ anche vero che le scelte di formazione spettano al tecnico che ha sicuramente il polso della situazione dopo la settimana di lavoro e soprattutto dopo il richiamo di preparazione a cui il gruppo è stato sottoposto durante la lunga sosta. Diciamo la verità se alla lettura dello schieramento rossonero la maggior parte degli addetti ai lavori e dei sostenitori rossoneri hanno storto il muso vedendo in campo anche qualche calciatore fuori ruolo? E’ il caso di Michele Rocca schierato inspiegabilmente come esterno destro di difesa se poi in panchina ci sono Martino e il neo rossonero Rizzo? Spostamento che ha sguarnito un centrocampo che, con Gallo, Garofalo e Rizzo Pinna non nella migliore giornata, si è concesso alle giocate dell’avversario che ha imperversato nella metà campo foggiana per tutto il primo tempo. Un Latina che, va detto, ha giocato la sua onesta partita approfittando sicuramente della giornata no dei ragazzi di Zeman che probabilmente hanno confermato, con la prestazione di ieri, di aver ripreso sulla scia della scialba e opaca prestazione casalinga con il Monterosi che aveva di fatto concluso l’anno. Una involuzione nel gioco che, a questo punto della stagione, preoccupa non poco se si considera che il Foggia tanto caro al gioco di Zeman si è ammirato in poche circostanze nel corso di queste ventuno gare e il riferimento è ad Andria, al San Nicola di Bari e al Partenio di Avellino. Né tantomeno dobbiamo gridare allo scandalo se al termine degli ultimi 180 minuti di gioco i migliori in campo sono risultati i due portieri Volpe con il Monterosi e Alastra ieri che ha evitato un cappotto peggiore. Poco, troppo poco per quelle che erano le aspettative di chi ha a cuore le sorti dei colori rossoneri all’indomani della decisione di portare a Foggia Zeman e Pavone che rappresentano le pagine più belle della centenaria storia calcistica foggiana e che sono amati dalla piazza. E ora il mercato che chiuderà i battenti lunedì prossimo. Ancora una settimana per correre ai ripari e rinforzare l’organico sul quale anche il boemo ha sparato a zero al termine della debacle di ieri. Chi avrà il compito di reperire sul mercato quei calciatori che possano fare al caso del Foggia alla luce dell’improvviso defenestramento del Direttore Peppino Pavone? Lo sapremo solo vivendo…

Tiziano Errichiello

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