La donna di Capitanata ha ancora tanta strada da fare. Per la giornata internazionale iniziative e riflessioni sul mondo femminile.

La donna di Capitanata ha ancora tanta strada da fare. Per la giornata internazionale iniziative e riflessioni sul mondo femminile.

La condizione della donna in provincia di Foggia è cambiata negli ultimi anni, migliorata, ma sempre meno rispetto alle altre zone d’Italia e d’Europa, evidenziando un divario di “genere” che la penalizza sul campo del lavoro, sui rapporti sociali, sulle opportunità. Nella giornata internazionale della donna si ricordano storie, si valorizzano iniziative, si discutono di problematiche, in particolar modo quelle legate alle violenze che le donne, giovani e meno giovani, subiscono fino a perdere la vita. Negli ultimi tempi sonno state tante le denunce, così come sono state numerose le azioni derivanti dal “codice rosso” che permette alle forze dell’ordine di arginare il fenomeno violento nei confronti delle donne, portando anche all’arresto di soggetti ritenuti pericolosi. La violenza sulle donne e la reale parità di genere si potrà raggiungere legittimando la figura femminile in una posizione paritaria con l’uomo e, nei casi di violenza, tutelata in modo immediato e continuativo. Per sensibilizzare l’opinione pubblica su un argomento così delicato sono tante le iniziative messe in atto da istituzioni e associazioni. Come quella della mostra itinerante promossa dal Centro Antiviolenza dell’Ambito Territoriale di Manfredonia “Rinascita donna” gestito dal Consorzio Opus e dalla sua consorziata Do.mi Group. (nelle pagine seguenti daremo spazio ad altri eventi). All’evento, dal titolo evocativo “Serenità” hanno partecipato il Sindaco Giovanni Rotice, l’Assessora alle Politiche Sociali Grazia Pennella, il Presidente del Consorzio gestore Opus Carlo Rubino , la fotografa Lucia Di Pierro la Coordinatrice del Centro Antiviolenza Daniela Gentile.

In occasione della Giornata Internazionale della Donna, giorno in cui 6 anni fa è stata istituzionalizzata la Breast Unit del Policlinico Riuniti di Foggia, coordinata dal Dott. Marcello Di Millo, si è tenuta questa mattina l’inaugurazione del nuovo ingresso dell’Ambulatorio della Chirurgia Senologica, definito in collaborazione con la Direzione Sanitaria e con la Struttura Affari Generali, e dello spazio associativo finalizzato alle attività di informazione, orientamento e assistenza umana e sociale alle donne che accedono alla Struttura Semplice Dipartimentale di Chirurgia Senologica – Breast Unit.

Intanto, è emergenza povertà in provincia di Foggia. Due anni di pandemia e l’impennata dei costi delle bollette energetiche – assieme al rialzo dei prezzi di tutti i beni di prima necessità – sta determinando un aumento drammatico delle persone che hanno gravi difficoltà a tirare avanti. A versare nelle condizioni peggiori sono le donne anziane, spesso costrette a sopravvivere con pensioni minime, in molti casi vedove e senza un sostegno familiare. A lanciare l’allarme nella giornata dell’8 marzo è lo SPI Cgil Foggia, il sindacato dei pensionati. “In provincia di Foggia”, ha spiegato Tina Trivisonne, dirigente della segreteria provinciale SPI Cgil, “le donne pensionate sono circa 94mila: quasi il 70% di loro percepisce la pensione minima. Con la pandemia, per moltissime pensionate si è acuita una situazione di estrema solitudine, soprattutto per chi vive nei quartieri più degradati e periferici del capoluogo e delle altre quattro città più grandi: Cerignola, San Severo, Manfredonia e Lucera. “Foggia è una città abbandonata a se stessa”, ha denunciato Tina Pizzolo, responsabile del Coordinamento Donne SPI Cgil Foggia. “Strade e marciapiedi dissestati spesso causano cadute rovinose alle anziane costrette a muoversi a piedi”.

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