Luigi Samele è campione italiano di sciabola per la quarta volta

Luigi Samele è campione italiano di sciabola per la quarta volta

Con questa vittoria il vice campione olimpico raggiunge Enrico Berrè nell’albo d’oro. Continua il suo stato di grazia: quarta vittoria e terza consecutiva dopo i titoli del 2019 e 2021. Il primo titolo lo vinse nel 2016, mentre nel 2020 i campionati assoluti non si sono disputati a causa della pandemia. In finale supera il suo compagno di sala alla Virtus Bologna, Matteo Neri, dopo una gara che l’ha visto all’insegnamento fino al 14-14 per poi piazzare la stoccata vincente. Il campione foggiano dedica questa vittoria alla sua fidanzata Olga Kharlan, campionessa ucraina di sciabola: “Olga sta affrontando un periodo veramente difficile, non è facile nè per me nè per loro e il mio pensiero è tutto per il popolo ucraino”.

Ph Bizzi

LA STRADA VERSO IL TRICOLORE
Nell’ splendida cornice del Courmayeur sport center Samele non ha problemi nei gironi di qualificazione. Nei sedicesimi supera senza difficoltà Edoardo Reale con il risultato di 15-8. Agli ottavi di finale atte Leonardo Tocci per 15-9. Gara più impegna8ai quarti di finale contro Stefano Sbraglia. L’assalto si chiude sul 15-11. In semifinale trova l’atleta dell’esercito Gabriele Foschini. Samele vince 15-11. In finale trova Matteo Neri, classe 1999 e tesserato con i Carabinieri. L’ultimo assalto è più duro del previsto. Neri conduce la gara fino al 13-9. Samele sale in cattedra e recupera punto dopo punto fino al 14-14. Poi la stoccata del campione che gli regala la vittoria finale. Onore allo sconfitto “faccio i miei complimenti a Matteo, che ha avuto le redini dell’assalto per buona parte del tempo e che è un ragazzo forte di cui sentiremo parlare. Siamo compagni di sala a Bologna e ci siamo ritrovati in finale, ma l’obiettivo quando si arriva a questa gara è sempre vincere”.

OBIETTIVO PARIGI 2024
Mancano solo due anni e Samele ci crede. “Dopo Tokyo avevo bisogno di riposo e mi sono preso qualche mese di pausa per ritrovare l’amore di fare scherma, adesso sto tornando in forma e la cosa bella è che la voglia è tornata insieme all’emozione e alla grinta. C’è la volontà di arrivare fino a Parigi e non per turismo perchè quando partecipiamo andiamo con idee ben chiare. L’età è un numero, la cosa più importante nella scherma, quando il fisico regge ancora, è la voglia e io ce l’ho”.

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