Pronto Soccorso, da sabato trasferimento alla nuova struttura del DEU.

Pronto Soccorso, da sabato trasferimento alla nuova struttura del DEU.

Un traguardo raggiunto, con molto ritardo, ma raggiunto. Il nuovo pronto soccorso del Policlinico Riuniti di Foggia è una realtà. Dalle ore 8 di sabato 11 giugno i pazienti potranno raggiungere il nuovo plesso del DEU, percorso stradale che deve essere ancora reso più agevole nella prima part per chi arriva dalla città, mentre si dovranno ultimare i lavori per la bretella stradale che collegherà l’area ospedaliera al raccordo della nuova orbitale. Su un’area triplicata rispetto al precedente spazio di lavoro, il nuovo Pronto Soccorso ha un’area con 16 posti letto di cui 8 di Medicina d’Urgenza (1 per isolamento infettivo) e 8 di Terapia Subintensiva dotata di strumentazioni per il monitoraggio continuo delle funzioni vitali. Contestualmente al trasferimento del Pronto Soccorso al DEU, sarà attivata presso il piano interrato del Dipartimento di Emergenza Urgenza anche una Radiologia d’Urgenza, raggiungibile con un percorso rapido e agevole. Ma diamo uno sguardo a come è stato organizzato il nuovo Pronto Soccorso: è stata realizzata una cosiddetta “camera calda” per l’accesso in sicurezza dei mezzi di soccorso e degli autoveicoli privati che trasportano gli infermi; una sala di attesa, dotata di bagni e di una postazione di accettazione e di informazione all’utenza;  un’area di assistenza per codici “minori”, dotata di triage, sala di attesa interna, ambulatorio medico, sala lavoro infermieri e di sale di osservazione temporanea per la gestione dei casi a minore severità clinica e complessità assistenziale, sottoposto a rapido turn over. E, infine, un’area di assistenza per codici “maggiori” dotata di triage adiacente ad un’area di Osservazione Breve Intensiva per il completamento del percorso diagnostico-terapeutico e l’approfondimento con consulenze specialistiche, laboratoristiche e strumentali. Quindi, una struttura più adatta al lavoro di medici ed infermieri, in considerazione del fatto che l’utenza è molto aumentata con la chiusura o declassamento degli ospedali di provincia. Ed ora, bisognerà affrontare il problema più importante, quello dei medici, in numero estremamente ridotto rispetto alle esigenze della struttura.

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