Diritto e rovescio della vittoria con il Monopoli. E’ stato un Foggia alla “Caramanno”

Ieri sera con il Monopoli è emersa ancora una volta un elemento innovativo del post Gallo: la frenesia di liberarsi del pallone. Ma anche un aspetto che il più delle volte non paga ma che in altri tempi è stata la fortuna di squadre che poi hanno raggiunto l’obiettivo promozione. A riguardo possiamo dire che ieri il Foggia ha fatto una partita alla Caramanno, dove l’occasione di ristabilire la posizione in classifica imponeva una vittoria a tutti i costi. Somma ha dovuto fare di necessità virtù inserendo un Beretta che ha fatto rimpiangere Ogunseye anche se l’attaccante rossonero, questo bisogna sottolinearlo, ha avuto una sola palla giocabile in avanti ed è stato anticipato in qualunque rilancio alto in zona centrocampo. Insomma, un rientro di sacrificio come per tutta la squadra, come ha voluto rimarcare lo stesso allenatore rossonero. Il Foggia non può essere e non deve essere quello visto nel primo tempo di Avellino o della con il Monopoli, almeno sotto il profilo del non gioco e delle zero occasioni da rete. Ma è anche vero che se hai la “fortuna” di passare in vantaggio e hai una squadra al limite delle disponibilità in attacco (vuoto che si avverte pesantemente quando ci sono squalifiche o infortuni) hai come unica soluzione quella di fare barricate per portare in porto tre punti importantissimi. E così il Foggia andrà a Cerignola consapevole di dover recuperare la sbandata dell’andata ma anche di avere 4 punti di vantaggio sui cugini dell’Audace. Tra le note positive di ieri il rientro di Vacca. Il calciatore ha impiegato pochi minuti per alzare i giri del motore e riassaporare i “tacchetti” della categoria. Una freccia in più nell’arco di possibilità di Somma per un finale di campionato che non è sarà sicuramente una passeggiata.