Campionati italiani Under 18 di atletica, il disco di Martina Lukaszek vola più lontano di tutti

Campionati italiani Under 18 di atletica, il disco di Martina Lukaszek vola più lontano di tutti

La spedizione foggiana in terra veneta torna a casa con una medaglia d’oro e un bagaglio di esperienza per le giovani promesse dell’atletica di Capitanata. Nella splendida cornice dello stadio “G. Chiggiato” di Caorle, dalla pedana del lancio del disco arriva l’acuto più forte e porta la firma di Martina Lukaszek. La discobola foggiana, classe 2006 e allenata da Ivano Del Grosso,  lascia planare il suo disco fino alla misura di 42.22, ottenuta al quarto lancio. Complessivamente i quattro migliori lanci della gara sono suoi (42.22, 42.05, 40.22, 39.64). Con questa vittoria Martina bissa il titolo ottenuto l’anno scorso ai campionati italiani U18 di Milano. In merito agli altri atleti dell’US Foggia presenti alla competizione tricolore da sottolineare la buona prestazione di Giosuè Solazzo nel salto triplo. L’atleta, allenato da Pasquale Bellusci, riesce ad entrare nella finale a otto grazie alla misura di 13.58 metri ottenuta al terzo salto e ripetuta nell’ultimo. Peccato per il giavellottista Vittorio Gentile. Nonostante un significativo miglioramento non riesce ad entrare nella finale. Resta comunque la soddisfazione di aver lanciato il suo attrezzo oltre i 50 metri ( 50.38 per la precisione) migliorando di 1.98 metri il precedente record personale. Delusione invece per Adolfo Colasanto nel salto in alto. Arriva a Caorle con la sesta miglior misura (1.95 m) tra i partecipanti. Però in gara non riesce a trovare gli stimoli per la zampata giusta. Complice soprattutto i postumi di un’influenza che non gli ha permesso di arrivare in pedana al 100%. Si ferma alla misura d’ingresso (1.80 m) e commette tre errori a quella successiva (1.86 m). Sicuramente il giovane saltatore, allenato da Davide Colella, saprà mettere in mostra il suo grande talento nei prossimi appuntamenti. Sotto i propri standard anche la mezzofondista Giulia Parisi e il saltatore con l’asta Federico Villani. A questi ragazzi va un grande plauso perché, oltre ai risultati e alle prestazioni, la partecipazione e il confronto in contesti nazionali insegna il valore della competizione sportiva, offre ai ragazzi l’opportunità di mettersi in gioco e di crescere, accettando sia la vittoria che la sconfitta come esperienze rilevanti per arricchire il proprio bagaglio personale e prepararsi a diventare gli adulti di domani.

Gianni Gliatta

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