Alessio Curcio, pedina fondamentale nel Foggia di Zeman.

Alessio Curcio, pedina fondamentale nel Foggia di Zeman.

L’attaccante rossonero non si muove da Foggia. Lo ha dichiarato ieri il presidente del Calcio Foggia Nicola Canonico a margine di un’intervista dopo la vittoria casalinga, nel primo turno di Coppa Italia serie C, contro la Paganese. Non poteva che essere così per il bomber della passata stagione. Nella prima partita ufficiale gioca da titolare, con la maglia numero dieci e con il grado di capitano. Perché la scelta di fare indossare la fascia di leader ad Alessio Curcio non è casuale, anzi. Ha conquistato la fiducia dei compagni ma anche quella di mister Zeman. E durante la partita ha ripagato questa fiducia. Se avesse segnato un gol probabilmente avrebbe meritato il titolo di migliore in campo. Partecipa attivamente all’azione che ha portato il Foggia in vantaggio. Fa da sponda per Nicoletti, autore dell’assist, che viaggia sulla corsia sinistra. Un primo tempo di rodaggio anche con qualche bella giocata dal suo repertorio tecnico. Nella ripresa il capitano rossonero si affaccia dalle parti della porta avversaria  e quasi trova il gol. Curcio imposta l’azione: lancio in profondità per Nicoletti che restituisce con un tocco preciso al centro dell’area. Taglio della difesa avversaria per farsi trovare sul passaggio di ritorno.Destro forte e tesi, palla di un soffio sopra la traversa. Partecipa attivamente anche all’azione del raddoppio di Merola. Dai suoi piedi parte il lancio per Merkaj che appoggia al centro della difesa per Merola. Con Zeman la sua posizione in fase offensiva è cambiata rispetto all’anno scorso. Punta esterna e staffettista con il terzino sinistro e la mezzala. Sì è inserito subito negli schemi interpretando positivamente la filosofia zemaniana del 4-3-3, sacrificando il suo istinto da goleador. Ma l’appuntamento con il gol è solo rimandato.

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