Ma chi “comanda” realmente al Comune di Foggia?

Ma chi “comanda” realmente al Comune di Foggia?

Prima che il sindaco Landella decidesse di dimettersi e, quindi prima ancora del suo arresto, si parlava delle conseguenze del commissariamento come un incubo, come una macumba per la comunità. In parte può essere anche vero, ma dipende molto da come i commissari intendono operare. Non abbiamo visto un azzeramento di impiego dei dirigenti, ad esempio, facendo consolidare quel potere che sembra quasi prevalere sui commissari stessi. In un comune sciolto per mafia andrebbe azzerata la parte politica ma dovrebbe essere valutata anche quella dirigenziale. In effetti dei 30 consiglieri che hanno fatto parte del consiglio sciolto solo 9 (al momento) sarebbero coinvolti nelle attività giudiziarie o ricollegate all’azione del Ministero dell’Interno per le possibili infiltrazioni mafiose nella macchina amministrativa comunale. Ma, comunque, tutti sono andati a casa. Intanto, con i mille problemi che Foggia sta attraversando, considerando che siamo ancora in piena pandemia, c’è chi agisce senza rendersi conto delle conseguenze che può innescare.

Come nel caso delle Politiche Sociali che ha preparato un bando definito illegittimo (vedi http://foggiapost.com/2021/10/30/lennesimo-pasticcio-delle-politiche-sociali-i-bando-cav-e-adi-sono-illegittimi-lo-sostiene-lagci-welfare-e-sanita-puglia/ )e non si capisce se per fare dispetto a qualcuno oppure per altre ragioni che andrebbero spiegate. Così come si parla di eventi per regalare un po’ di svago e di opportunità di distrazione ai foggiani da fare al teatro Giordano che vengono rigettati. In questo caso c’è chi avrebbe chiesto di avere in fitto (quindi pagando) il teatro Giordano per rinnovare appuntamenti che si ripetono da anni e che sarebbero stati rigettati perchè in attesa di conoscere la programmazione del Teatro Pubblico Pugliese che il comune paga profumatamente. Quindi non si prendono i soldi per il fitto e non rendono disponibili degli spettacoli per il periodo natalizio, ma i commissari straordinari sono al corrente di questo? Così come sarebbe stato negato il teatro per eventi di associazioni che operano nel sociale ed, invece, reso disponibile per altre iniziative. C’è qualcosa che non quadra e su cui i commissari farebbero bene a dare spiegazioni per evitare che scelte dirigenziali si nascondano dietro provvedimenti generici o inconsapevoli dei commissari. Sarebbe utile fare delle verifiche.

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